L’enorme numero di interventi d’impianto di stimolatori cardiaci permanenti ha posto in evidenza la problematica del trattamento delle complicanze infettive sia locali sia generali. Presso la nostra Divisione di cardiologia da circa 6 anni è stata sviluppata la metodica di rimozione transvenosa manuale dell’intero sistema di stimolazione cardiaca permanente, PM ed elettrocateteri, spesso unica terapia utile per la guarigione dei gravi processi infettivi. Tale intervento ha permesso di eseguire l’esame microbiologico delle estremità distali degli elettrocateteri rimossi, creando così la possibilità di isolare l’agente responsabile dell’infezione. Nel nostro Centro sono state esaminate 192 estremità distali di elettrocateteri rimossi e in 132 è stato isolato l’agente responsabile. Gli esami batteriologici hanno evidenziato la presenza di numerosi casi di infezione da ceppi patogeni di stafilococco; di questi la più alta incidenza è data dall’infezione da S. aureus e S. epidermidis. Rarissime le infezioni micotiche. L’isolamento del ceppo responsabile ha permesso l’esecuzione dell’antibiogramma e quindi di una terapia antibiotica mirata.