Viene descritta un’ampia casistica prospettica, iniziata nel 1990 fino al 2001, con 4 anni ulteriori di follow-up, di 56 casi di morte improvvisa giovanile o da sport osservati in Emilia-Romagna. La morte improvvisa da sport è relativamente frequente e colpisce prevalentemente giocatori di calcio e di basket perché questi sono gli sport più ampiamente praticati nel nostro contesto regionale e nazionale. Sono anche riportati i dati relativi a 36 autopsie eseguite, o di cui sono disponibili i dati, su 56 osservazioni. Vengono valutate criticamente le varie eziologie responsabili dei quadri di morte improvvisa, con particolare riferimento alla cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, alla sindrome di Brugada, alle miocarditi infettive e alla patologia del tessuto connettivo.
Si riaffermano i criteri e le metodologie di riconoscimento precoce di queste patologie in vita. Si sottolineano inoltre alcuni aspetti assistenziali e organizzativi dell’assistenza, con particolare riferimento alla diffusione dei defibrillatori semiautomatici. Vengono anche identificati alcuni possibili aspetti di responsabilità medico-professionale del cardiologo, del medico sportivo e del medico legale. Viene presentato un nuovo database prospettico iniziato nel 2005, che prevede lo stesso follow-up del precedente fino al 2016, per evidenziare eventuali variazioni nell’epidemiologia della morte improvvisa da sport, nella stessa area regionale e il miglioramento degli interventi diagnostico- preventivi e assistenziali dell’emergenza. Nel nuovo database, che attualmente ha già arruolato 5 nuove osservazioni, particolare attenzione è riservata alla diagnosi strumentale di displasia ventricolare destra, alla diagnosi istologica e laboratoristica di miocardite, alla diagnosi genetica post mortem e/o all’impiego concomitante di doping o di farmaci illeciti in genere.